Confcommercio Palermo ha vinto la sua battaglia per ripristinare una situazione di legalità sul territorio di Bagheria, tutelando i legittimi diritti dei commercianti del Comune che erano stati costretti per decine di domeniche a tenere chiusi i loro esercizi commerciali (negozi di generi alimentari, macellerie, supermercati) per effetto di una ordinanza sindacale del 6 giugno 2020, motivata a suo tempo con la necessità di ridurre i rischi di diffusione del Covid.
Dopo che la seconda sezione del Tar di Palermo aveva accolto nelle scorse settimane il ricorso presentato da Confcommercio Palermo e dalla ditta Alioto SpA, una delle tante imprese private penalizzate dalla decisione del sindaco, è arrivata ora la comunicazione della Prefettura: il provvedimento è stato revocato dal Comune di Bagheria.
Quella ordinanza era stata reiterata più volte (con l’eccezione di alcune domeniche nei periodi di Pasqua e Natale) nonostante non fosse più in alcun modo giustificata in seguito al miglioramento della situazione epidemiologica, tanto è vero che a livello nazionale erano già state eliminate le restrizionI dovute alla situazione sanitaria: per questo motivo Confcommercio Palermo ha prima presentato una istanza di revoca e successivamente, vista la perdurante assenza di riscontro da parte del sindaco, ha fatto ricorso al Tar, assistita dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Ornella Sarcuto, per salvaguardare gli interessi dei commercianti che hanno subìto ingenti danni economici oltre al rischio di sviamento della clientela abituale, visto che soltanto a Bagheria vigeva il divieto di apertura domenicale.
Il Tar, presieduto da Nicola Maisano, aveva disposto l’11 marzo scorso che il sindaco di Bagheria, entro trenta giorni, avrebbe dovuto prendere in esame l’istanza di revoca con un provvedimento espresso e motivato e che in caso di perdurante inerzia sarebbe stato nominato un commissario ad acta entro trenta giorni.
Adesso l’epilogo della vicenda che permette di ripristinare i normali orari di apertura e chiusura dei negozi a Bagheria. Il Comune è stato condannato al pagamento delle spese.
“Era doveroso schierarci al fianco dei commercianti bagheresi che hanno dovuto subire, unici in Italia, gli effetti di un provvedimento che non aveva più alcun fondamento e che ha aggravato una situazione già resa difficile dalla crisi economica e sanitaria”, ha commentato Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo.