“Accogliamo con favore la decisione del Tar di limitare a un anno la durata della sperimentazione della ZTL notturna. È un importante risultato che si aggiunge allo stop sinora ottenuto. Per il resto, prendiamo atto con molto rispetto dell’ordinanza collegiale dei giudici amministrativi sulla richiesta di sospensiva, riservandoci di presentare appello cautelare con il preciso obiettivo di continuare a sostenere le ragioni dei commercianti di Palermo che con l’entrata in vigore della Ztl notturna rischiano pesanti ripercussioni economiche”.
Lo afferma la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, dopo la decisione del Tar sulla Ztl notturna.
“Con il provvedimento emesso oggi dal Tar Sicilia, che potrà essere riesaminato in sede di appello, otteniamo già due importanti risultati – aggiunge l’avvocato Alessandro Dagnino, legale di Confcommercio -: il primo è che il Tar ha stabilito che la sperimentazione della Ztl notturna potrà durare al massimo un anno, laddove invece il provvedimento della Giunta non apponeva nessun termine; in secondo luogo, i Giudici hanno affermato che l’istituzione della Ztl notturna altro non è che “una mera estensione temporanea delle limitazioni al traffico” previste con l’istituzione della Ztl centrale nel 2016, evidenziando che l’eventuale accoglimento del ricorso contro la ZTL diurna, che sarà trattato nel merito all’udienza del prossimo 9 giugno, farebbe automaticamente decadere anche la Ztl notturna”.
“La partita, dunque, è ancora aperta – commenta Patrizia Di Dio -. Confcommercio Palermo ribadisce la propria contrarietà a un provvedimento non supportato da servizi minimi a tutela delle imprese e dei cittadini: mancano i parcheggi, mancano le telecamere di controllo ai varchi, non ci sono risorse umane sufficienti per i controlli, non ci sono adeguati deterrenti contro la “movida selvaggia” che è la vera causa del malessere dei residenti.
Un altro risultato ottenuto è che solo dopo il nostro ricorso, e non certo con una preventiva progettualità, l’amministrazione ha pensato a potenziare le corse degli autobus anche nelle ore notturne e a fare accordi con le associazioni di categoria per dare vita all’idea del “taxi condiviso”.
Questa amministrazione vuole imporre la sperimentazione di un provvedimento che servirà soltanto a fare cassa sulla pelle dei cittadini e non certo a risolvere i problemi del centro storico. Dispiace constatare che l’amministrazione comunale ci considera controparte mentre noi siamo un’organizzazione che si batte al fianco delle forze sane per il bene della città. Continueremo a lavorare per trovare soluzioni migliori a difesa delle nostre imprese che già devono affrontare gravi danni economici per la paralisi causata in questi ultimi giorni dalla psicosi legata al coronavirus”.